sabato 24 dicembre 2011

La scuola si fa social

La scuola si fa social web 2.0


Le nuove tecnologie rappresentano lo strumento per il necessario cambiamento delle strutture scolastiche. L'attività formativa e la carriera studentesca di ognuno diventano vere e proprie applicazioni, con cui operare dentro e fuori l'istituzione. Per arrivare un domani a percorsi di apprendimento in evoluzione costantedi TIZIANO TONIUTTI
Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, tra i banchi in formica della scuola di oggi, immagina le classi 2.0 di domani. E propone un tablet al posto dei libri di testo, un'unica tavoletta elettronica per contenere in un centimetro di spessore le migliaia di pagine dei volumi che accompagnano gli studenti nell'arco della carriera. E che oltre il contenuto, hanno anche un peso importante, in chilogrammi, sorretto da zaini sempre più rinforzati. Un fardello che dalle scuole raccontate da Collodi e De Amicis è diventato sempre più grande, e che finalmente la tecnologia può contribuire ad alleviare. Aumentando nello stesso tempo la quantità di informazioni disponibili a chi studia.

Una scuola touch. Le possibilità di integrazione delle nuove tecnologie già nella scuola di oggi sono molto alte. Certo in un'istituzione piagata dalla cronica mancanza di risorse, il prezzo per l'acquisto di un tablet per ogni studente potrebbe essere un ostacolo serio. Ma in India, il tablet da 30 dollari è una realtà, e nasce specificamente come strumento didattico. Ciò che offre un tablet più di un notebook è la possibilità di essere usato oltre che come libro di testo, come quaderno, blocco appunti, strumento di precisione grazie ai giroscopi, estensione di un banco-desktop gestibile senza una tastiera o un mouse. Caratteristiche che si ritrovano in tutti i modelli disponibili sul mercato, certo migliore è l'hardware e più ampie saranno
le possibilità di applicazione. Ma per far diventare i compiti "touch", è necessario che l'infrastruttura scolastica venga adeguata. Questo significa come minimo, accesso alla banda larga per gli studenti in classe e a casa.

La scuola diventa una app. Con l'introduzione della tecnologia come strumento didattico, non si può prescindere da un cambiamento dell'istituzione. Che non può terminare con il semplice adattamento, ma deve diventare una trasformazione. Di più: la trasformazione dei modi, degli strumenti e delle catergorie della scuola deve diventare un elemento strutturale, per permettere un'evoluzione costante e sistematica della scuola e degli studenti stessi, oltre alle modalità didattiche. E soprattutto dei docenti, per cui il lavoro di insegnamento diverrebbe giocoforza e proficuamente anche una ricerca e un aggiornamento costante.

Studiare è social. Il tablet è solo il più vicino degli orizzonti, anche per la velocità con cui le tecnologie cambiano, e con loro i relativi costi. Dopo le lavagne elettroniche, non è lontano il giorno in cui ogni studente potrà avere un banco-tablet, come quello che oggi vediamo nei telegiornali, sincronizzato con il proprio dispositivo mobile e con il computer a casa. Lo spazio della scuola si estenderebbe per superare i confini dell'edificio, ed entrare nella vita dello studente con dinamiche di intervento e condivisione che arrivano dal mondo del web sociale, piuttosto che dai videogiochi - un universo di stimoli e verifiche riconvogliabili nella didattica, da non sottovalutare. ma senza guardare lontano, l'elemento tecnologico è in grado già ora di rivoluzionare le dinamiche dell'istruzione scolastica così come la conosciamo, Anche senza arrivare alla scuola 2.0, già nella 1.5: ad esempio, i "compiti in classe" potrebbero essere un'evoluzione di un lavoro individuale svolto durante il programma, e non solo una verifica di apprendimento.
(23 dicembre 2011)

martedì 20 dicembre 2011

Corsi e Certificati gratuiti online dal MIT e Stanford


Stanford launched a highly-publicized series of free courses that offer students something novel: the ability to take tests and receive a “statement of accomplishment” from the instructor — though not the school itself — if they pass the class. (Stanford will launch 14 more courses starting in January and February. Click link for details.)
Now, MIT wants to up the ante on the certification of free courses. Starting next spring, the university, already famous for its OpenCourseWare project, will launch MITx, an e-learning initiative that will offer certificates to students demonstrating mastery of free MIT courses. According to a new set of FAQs, the certificates won’t bear MIT’s name. Rather, “MIT plans to create a not-for-profit body within [MITx] that will offer certification for online learners of MIT coursework. That body will carry a distinct name to avoid confusion.” The courses will be free; the certificates will cost just a “modest” sum. It’s all a big step in the right direction.
The Chronicle of Higher Education has more on MITx. Expect a formal announcement from MIT on Monday.
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Grugliasco la scuola 2.0 unica in piemonte


Al Via la Scuola di Domani

Dopo aver promosso le LIM multitouch, anticipato di due anni le Classi 2.0 con il progetto un computer per ogni studente, preparato con Dschola centinaia di netbook per le scuole del progetto scuola digitale piemonte, per l'Istituto Tecnico Industriale Ettore Majorana di Grugliasco è finalmente arrivato il momento di inaugurare la sua Classe 2.0 ufficiale.


L'inaugurazione della Classe 2.0 è solo l'inizio di un nuovo percorso: perché l'Istituto è una delle 15 Scuole 2.0, selezionate dal MIUR in tutta Italia (unica in Piemonte), che svilupperanno una esperienza inedita di innovazione didattica e di trasformazione degli ambienti di apprendimento attraverso l’utilizzo esteso delle tecnologie multimediali.

Mercoledì 21/12/2011 alle ore 20.30, 
presso l’Auditorium della scuola (via Cantore 119 – Grugliasco) si terrà la cerimonia di consegna dei computer agli allievi e alle famiglie,
la festa proseguirà con il concerto Gospel di Natale.


Cordiali Saluti
Prof. Dario Zucchini
Referente Nuove Tecnologie
ITI Ettore Majorana - Grugliasco (TO)