giovedì 25 novembre 2010

Google Chrome OS - live CD

What is Google Chrome OS?


Detto in due parole, Google ha fatto un sistema operativo gratuito e libero (free) che fa partire il computer in un amen con Chrome. Il vantaggio? Se usi il computer soltanto per accedere alla nuvola internet, leggere la posta, scrivere documenti con google doc non ti serve un sistema operativo completo. Occupa meno spazio, e' piu' veloce e puoi installarlo su computer meno potenti.

Provarlo e' semplice, basta scaricare l'immagine ISO e trasferirla su un CD. Parte con una certa lentezza rispetto al CD live di Ubuntu e deriva evidentemente dalla versione debian suse linux. Hanno eliminato tutte le applicazioni, fatto salvo Chrome che parte subito, Openoffice per i documenti, e Nautilus il file browser tipico di linux. La derivazione da linux suse risulta evidente dalla grafica piu' colorata e accattivante. Nella scrivania (il desktop linux) sono elencati tutti i link Chrome ai programmi online di google piu' comunemente utilizzati. La posta, il calendario, i documenti, e anche un ottimo gioco di scacchi. Volendo, parte un'installazione molto semplice che partiziona automaticamente il file system del primo disco di avvio (C:) facendo posto per due partizioni di Linux dove installare il suse-chrome.
Per chi gia' e' avvezzo a utilizzare una versione debian di linux, come ad esempio Ubuntu 10.10, non vale la pena dotarsi di Chrome-OS almeno non in questa versione beta, che ancora sembra abbastanza corposa pur mancando di molte applicazioni utili e comode che sono presenti in Ubuntu. Invece, per chi non ha mai provato altro che sistemi operativi di Microsoft, la semplice beta di Chrome potrebbe allettare, vista la consueta essenzialita' minimalistica dell'interfaccia utente, nella tradizione positiva di Google, che potra' avvicinare alle applicazioni di cloud computing molte persone. Probabilmente verra' presto installato su tutti i netbook in parallelo al classico windows7, semplificando la vita a tanti che non amano dover imparare troppi comandi per scrivere una lettera e mandarla per email.

About Chrome OS    http://getchrome.eu/

2010-11-05: Chrome OS 0.9.570 Release Candidate (RC) is available for download!

Chrome OS is a brand new free operating system built around the revolutionary

Google Chrome browser.

The project aim is to provide a lightweight Linux distribution

for the best web browsing experience.

Featured software in Chrome OS:
  • GNOME 2.30 desktop environment
  • Google Chrome 9.0.570 web browser Updated!
  • Google Picasa 2.7 photo manager
  • OpenOffice.org 3.2 office suite
  • GIMP 2.6 image editor
  • Flash Player 10.1 plugin
  • Wine Windows emulator 1.2
  • Pidgin 2.6 instant messenger
  • and much more!

System requirements of Chrome OS:
  • Processor: Intel Pentium, Xeon or newer; AMD Duron, Athlon, Sempron, Opteron or newer
  • RAM: min. 256 MB
  • Hard disk: min. 1 GB
  • Graphics card: supports most modern graphics cards

Download Chrome OS Live CD and give it a try!

Download Chrome OS 0.9.570 RC (x86) Live CD

Prestito online per le biblioteche italiane

Nasce il portale online delle biblioteche italiane, a disposizione degli utenti 24/7 365 giorni l'anno. Si chiama MediaLibraryOnLine (MLOL) la prima piattaforma di prestito digitale per le biblioteche italiane: con un clic e-book, libri digitalizzati, video e quotidiani arriveranno nelle mani degli utenti, ovunque essi siano.


MLOL consente l’utilizzo dei portali bibliotecari direttamente da casa, oltre che dalle postazioni internet presenti nelle biblioteche che hanno aderito al progetto: registrandosi tramite la tessera d’iscrizione alla biblioteca, gli utenti possono connettersi gratuitamente alla piattaforma e accedere ai contenuti digitali raccolti sul sito. Da quel momento, attraverso MLOL, l’utente può – da casa o in biblioteca –, consultare banche dati ed enciclopedie, leggere le versioni edicola dei quotidiani o di altri periodici, ascoltare e scaricare audio musicali, visionare video in streaming, ascoltare e scaricare audiolibri, assistere in live-casting ad eventi organizzati dalle biblioteche o rivederne le registrazioni, consultare manoscritti e testi antichi in formato immagine e leggere libri digitalizzati attraverso tipologie diverse di e-book reader.
Dal punto di vista del “prestito digitale” (digital lending) MLOL sperimenta le due modalità più diffuse oggi sul mercato: streaming e download a tempo. L’utente può rimanere collegato alla rete senza appesantire il pc oppure – per alcuni editori - scaricare il contenuto e consultarlo quando gli fa più comodo senza necessariamente essere connesso on line. In questo caso, l’oggetto digitale scaricato sarà accessibile per un periodo che varia a seconda del tipo di materiale e dell’editore, tendenzialmente tra 15 giorni e un mese, trascorsi i quali l’oggetto non sarà più consultabile.

Attualmente la piattaforma raccoglie 49.500 oggetti digitali, 50% open access e 50% risorse commerciali, 16.500 album musicali, 27.700 e-book (open access + commerciali), 2.500 e-book commerciali, 1.345 quotidiani, 1.000 audiolibri, 2.550 video, 120 banche dati, 180 learning object, 150 collezioni iconografiche.

Il progetto, partito nel marzo 2009, è promosso dalla Horizons Unlimited (Bologna) e raggruppa oggi circa 1.000 biblioteche in 4 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Umbria) con una popolazione di riferimento di circa 8,5 milioni di abitanti. Obiettivo 2011: raggiungere oltre 1.500 biblioteche in almeno 6 regioni italiane.

La piattaforma aiuta a razionalizzare i costi per le biblioteche, consentendo di monitorare in tempo reale gli accessi e le richieste. Costi che si abbassano ulteriormente se si considera che gli acquisti vengono fatti da sistemi bibliotecari (anche aggregati tra loro) e non da una singola biblioteca. Aderire a MLOL permette anche di abbassare i costi di logistica, azzerando in pratica i 3–6 euro che mediamente oggi vengono spesi per ogni transazione di prestito (contenuto escluso). Ogni conversione da analogico a digitale è un quasi azzeramento dei costi di transazione.

Ad oggi sono circa 50 editori e distributori presenti nella piattaforma di digital lending. Tra gli altri, Alexader Street Press (per la musica), NewsPaperDirect (che aggrega circa 1.250 quotidiani da 89 paesi in 39 lingue), Casalini Libri (che porta in dote una collezione di 1.500 ebooks da 40 editori italiani), Guaraldi Editore, Leone Verde, Morellini, Archetipo, Liguori, Sossella, Emons Audiolibri, le banche dati del Sole24Ore e di altri operatori italiani. MLOL collaborerà inoltre con tutte le piattaforme distributive di e-book in Italia per consentire dal 2011 il prestito digitale di tutti gli e-book italiani sulla piattaforma. La collezione crescerà dunque notevolmente nel 2011 con l'apporto della narrativa e della varia dei principali editori italiani.

"Abbiamo sviluppato la piattaforma MLOL – spiega Giulio Blasi, amministratore delegato di Horizons – per rispondere ad un vero e proprio vuoto tecnologico e commerciale nel settore delle biblioteche pubbliche italiane rispetto agli Usa. Quanto siamo riusciti a realizzare dal 2009 a oggi, mette oggi le biblioteche italiane in una posizione di vantaggio rispetto al panorama europeo e americano poiché – partendo in ritardo – abbiamo cercato di superare le problematiche critiche già incontrate altrove. In particolare, siamo molto felici di star affermando MLOL come una piattaforma universale di accesso, una sorta di marketplace aperto, dei contenuti digitali: si tratta di un modello molto diverso rispetto a quanto già visto in altri paesi europei e negli Usa".





tags: mlol biblioteche internet

Ebook Lab Italia

Palacongressi di Rimini dal 3 al 5 marzo 2011.
Ebook Lab Italia è la mostra-convegno per tutti i professionisti dell’editoria digitale sul mercato italiano: dai produttori hardware ai librai, dalla grande distribuzione agli editori, dagli sviluppatori di software dedicato agli autori e ai loro agenti, fino ai mestieri più tradizionali. Tutti chiamati, dalla rivoluzione digitale, a reinventare il proprio mestiere, e a cogliere nuove opportunità.
http://www.ebooklabitalia.com/

Al centro dell’evento una nutrita serie di seminari e laboratori affiancati da una parte espositiva in cui le aziende del settore presentano le novità editoriali e tecnologiche.

Ebook Lab Italia mescola formazione e sperimentazione: non è più tempo di ragionare sul se del mercato degli ebook e dell’editoria digitale, ma è tempo di ragionare sul come, di studiare, provare, imparare, sia dal punto di vista tecnico-produttivo che da quello strategico e di mercato.

http://events.linkedin.com/Ebook-Lab-Italia/pub/357479
Questo gruppo è l'ideale prolungamento online dell'evento dal vivo che si terrà al Palacongressi di Rimini dal 3 al 5 marzo 2011.

mercoledì 24 novembre 2010

Registro elettronico

Con la nuova riforma scolastica arriva nelle scuole anche il registro elettronico, già in uso in diversi istituti a livello sperimentale. Celerità, efficienza, risparmio, trasparenza, cooperazione sono i vantaggi sbandierati per convincere docenti, genitori e alunni sull’utilità di adottare le nuove tecnologie digitali che sostituiranno anche nelle segreterie documenti cartacei, raccoglitori d’archivio, timbri e quant’altro.

Voti, giudizi, presenze e assenze degli alunni viaggeranno in rete col registro elettronico, una sorta di “grande Fratello” di orwelliana memoria, che informerà i genitori tempestivamente su risultati scolastici e comportamenti dei figli: scrutini, certificati, scambi di dati tra le varie scuole, saranno online.

Nell’ambito del Sistema Pubblico di Connettività i dati saranno resi accessibili a soggetti pubblici addetti a compiti istituzionali, con diritto quindi all’accesso ed invio di documenti, ad effettuare pagamenti, ad ottenere moduli e formulari aggiornati, posta elettronica certificata, firma digitale ecc... I progressi tecnologici digitali, insomma, possono offrire al cittadino una pubblica amministrazione più efficiente e produttiva e, pertanto, sembra logico introdurre tali strumenti anche nelle scuole che potranno raccogliere tutti i dati relativi ad alunni (ed insegnanti) in fascicoli elettronici comunicando alle famiglie e agli utenti interessati come accedervi, secondo la legge L.241/90 sulla trasparenza.

martedì 23 novembre 2010

Tutti possono fare contenuti digitali per Tablet Android e Apple


L’applicazione per iPad e iPhone fai-da-te è finalmente realtà. L’idea nasce dalla mente dei due programmatori torinesi Daniele Pelleri e Luigi Giglio, supportati per la parte grafica da Martina Pelleri.
I tre ragazzi presentano al pubblico italiano una novità assoluta a livello Europeo: il primo sito che permette la creazione di contenuti web e la distribuzione negli Apple Store e Market Android di applicazioni personalizzate per iPad, iPhone e dispositivi con sistema operativo Android, il tutto pur non essendo in possesso di conoscenze informatiche superiori al livello dell’internauta medio.
Apps.Builder.com , inoltre, è stato pensato in modo da non tralasciare le esigenze di chi, come aziende e liberi professionisti, ha bisogno di creare la propria applicazione per scopi lavorativi, di advertising o marketing sul cliente, ma anche di gestione della propria attività web e-commerce, permettendo la personalizzazione dei messaggi ed ottimizzandoli per il dispositivo mobile a cui sono destinati.

Cosa fareste con 300Mbps di banda larga?


E’ ormai noto che la diffusione della banda larga costituisce un asset fondamentale per lo sviluppo del Paese.
Se ne fa un gran parlare e un grande polemizzare. Il VEGA ha deciso di fare.
In accordo con Fastweb (nostro fornitore, ma non solo…) dal prossimo 1 gennaio 2011 abbiamo deciso di fornire alle imprese insediate (e speriamo insediande…vi aspettiamo numerosi!) 300 Mb pieni di banda.
E’ proprio vero, vi chiederete? E’ vero!!!
E allora, cosa si fa con 300 Mb di banda?
Abbiamo costituito un Gruppo di discussione su LinkedIn: http://www.linkedin.com/groups?mostPopular=&gid=3441068 , per piacere, iscrivetevi.
Ma, soprattutto, non se ne abbia nessuno, abbiamo invitato “il meglio” a discutere sul tema “Cosa fareste con 300 Mb di banda larga?” nel convegno che si svolgerà venerdì 26 novembre 2010, con inizio alle ore 9.30, al VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia.
Vi attendiamo con piacere.
Michele Vianello
Direttore Generale di VEGA

Venerdì 26 novembre 2010, ore 9.30 – 14.00

VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia


Saluto di benvenuto
Luigi Rossi Luciani, Presidente VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia
Alessandro Giari, Presidente APSTI Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani
Intervento di:
Marialuisa Coppola, Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione Regione del Veneto
Gianfranco Bettin, Assessore all’Informatizzazione e Cittadinanza Digitale, Comune di Venezia
Gianni Potti, Presidente Confindustria Veneto Servizi Innovativi
Introduzione:
Marco Camisani Calzolari, Professore di Comunicazione Aziendale e Linguaggi Digitali IULM – CEO and Founder di Speakage
Sveglia Italia, prendiamoci la Rete!
Riccardo Luna, Direttore Wired
Cloud Computing e software as a service: il futuro delle imprese
Roberto Spagnuolo, Direttore Laboratori G. Marconi
Cosa faccio con 300 Mb di banda larga in medicina
Maurizio Aricò, Direttore Generale, Primario di Oncoematologia Pediatrica Ospedale Meyer di Firenze
E-learning ed e-work
Caterina Policaro “catepol”, docente ed esperta di e-learning e tecnologie per la didattica
Vivere a 300 mbps
Stefano Quintarelli, Imprenditore, pioniere di Internet
Pubblicità, comunicazione, libri, televisione
Michele Ficara Manganelli, Presidente Assodigitale
Coffee-break
Tavola rotonda: Le grandi imprese e i 300 Mb di banda larga
Introduce e modera: Pierluigi Piva, Executive Partner Gartner
Intervengono:
Roberto Biazzi, Direttore della Business Unit Small & Medium Enterprises, Fastweb
Dario Buttitta, Direttore Generale Business Unit Industria Engineering
Pier Luigi Dal Pino, Direttore Centrale Relazioni Istituzionali e Industriali, Microsoft
Francesco Magri, Direttore Vendite Italia, Public Sector DELL
Sandro Ruggeri, Direttore Mercato Pubblica Amministrazione Vitrociset
Conclusioni
Michele Vianello, Direttore Generale VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia
Il convegno gode del patrocinio di APSTI Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani.



venerdì 19 novembre 2010

Internet by Google: Le venti cose che io ho imparato

http://www.pubblicaamministrazione.net/governance/news/2602/web-google-mette-labc-online.html
Google ha pubblicato una guida al web, da sfogliare online, nel tentativo di rendere edotta tutta la popolazione che utilizza quotidianamente Internet circa il funzionamento della rete. Internet è ormai talmente entrato a far parte della nostra quotidianità che non possiamo più permetterci di ignorare tutte quelle nozioni che, in passato, sono state il linguaggio criptico degli addetti ai lavori. Per questo motivo Google ha pensato bene di pubblicare un libro dedicato a tutti, che parli del web non più come materia per informatici.
Le pagine di quello che sembra più un libro di favole per bambini, con tanto di illustrazioni colorate del celebre autore tedesco di storie per l'infanzia, Christoph Niemann, sono disponibili all'indirizzo 20thingsilearned.com. Il titolo della pubblicazione è "Le 20 cose che ho imparato sui browser e sul web" anche se in realtà, per ora è solo in lingua inglese. Il volume digitale è stato realizzato dal team di Chrome, il programma di Google per navigare nel web e fa uso dell'innovativo linguaggio Html5.
I temi trattati nel libro elettronico vanno dalla storia del protocollo su cui si basano le trasmissione dei dati (TCP/IP) su Internet alla spiegazione di cos'è un browser, un plugin o un cookie, fino ad arrivare ai concetti di indirizzo IP, DNS, malware e cloud computing.
Tutto è spiegato in un linguaggio chiaro, semplice e privo di tecnicismi. È possibile stampare e condividere il libro su Facebook, Twitter e Buzz. I capitoli sono accessibili tramite un indice sempre presente ai margini della pagina, ma è anche possibile utilizzare il motore di ricerca interno per specifici argomenti.
Se sfogliato con il browser di Google, Chrome, è possibile leggere il libro in modalità "offline". Il servizio di traduzione dei siti, offerto da Google stessa, ha però difficoltà ad interpretare l'animazione che fa da contorno ai testi, pertanto non porta a nessun risultato se non a quello di traduzioni parziali, limitate agli indici e alla prima didascalia. Di sicuro, lo staff di Google rimedierà con versioni adattate ai diversi paesi dell'opera.

http://www.20thingsilearned.com/
( traduzione automatica offerta da Google Translate - estensione di Chrome)
http://www.google.com/chrome?hl=i
https://chrome.google.com/extensions/detail/aapbdbdomjkkjkaonfhkkikfgjllcleb
http://translate.google.com/support/?hl=it

Sovrapponendo il cursore del mouse sopra la frase del testo tradotto, si apre automaticamente una finestrella blu con il testo originale in inglese, per imparare internet e inglese contemporaneamente :)

Google I-Cube e' un progetto politico open sorcio :)
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Che cosa è un cookie? Come posso proteggermi da Internet? E cosa più importante: cosa succede se un camion gira sul mio portatile? Per le cose che hai sempre voluto sapere su Internet ma avete mai osato chiedere, a leggere.

giocare con il bambino invisibile

giovedì 11 novembre 2010

Cloud Computing libero

Intanto diamo un accenno a cosa significa "cloud computing" (letteralmente "computando in rete") e per quale motivo si reputa importante, soprattutto per realta' piccole, come professionisti, piccola media impresa e tutte quelle grandi organizzazioni dove l'informatica e i calcolatori non sono facilmente gestibili, come la scuola, perche' mancano le professionalita' e le risorse adeguate presso i plessi operativi.

Tablet, Netbook, Internet Tv, sono dispositivi la cui adozione e semplicita' di utilizzo rende ubiquita la possibilita' di accesso alla rete da parte di chiunque: da casa, in salotto, per strada, camminando, a scuola, ovunque noi siamo, possiamo connetterci alla rete internet (HTTP/TCP/IP) e tramite il browser http (Chrome) o le applet (Android Market) saremo in grado di comunicare via http (un particolare protocollo di rete) con diversi software applicativi o piattaforme informatiche che "girano" ovvero vengono eseguite da un computer che sta in rete, in un posto non meglio identificato, che chiamiamo "nuvola". Tramite l'architettura standard SOA "Service Oriented Architecture" si realizza addirittura un layer di servizi online ciascuno dei quali porta avanti funzionalita' che vengono pubblicate e rese disponibili a tutta la "rete" di applicazioni.

Dunque, sul nostro dispositivo terminale, quello che teniamo in mano, sul banco o in salotto, avremo soltanto l'interfaccia grafica-multimediale che serve a noi per comunicare con il computer, mentre tutto il lavoro verra' svolto in rete (nella nuvola internet) da applicazioni delle quali non potremo neppure conoscere l'ubicazione reale. Basti pensare che anche i computer su cui "girano" queste applicazioni non hanno una fisicita' reale, ma sono istanze "virtuali" di computer (sui quali vengono poi installati sistemi operativi e applicazioni) che non hanno consistenza fisica, ma sono "immagini" nella memoria di un cluster di tanti computer che possono essere "smistati" dall'uno all'altro in funzione del loro carico di lavoro.

Dei servizi liberi (pagati dalla pubblicita') messi a disposizione da google abbiamo gia' detto. Il sistema operativo Android (basato su linux e pensato per i tablet-cellulari-televisioni) e il browser chrome, diventano un ambiente ideale, aperto, per adattarsi a qualsiasi tipo di dispositivo terminale e fornire la piattaforma di base per il cloud computing, facilmente adattabile per qualsiasi esigenza, compresa la gestione automatica dei processi scolastici: amministrativi, informativi, didattici, aggregativi.

Per sviluppare e rendere disponibili i servizi di cloud computing, esistono numerose soluzioni, come ad esempio le soluzioni totalmente gratuite di Amazon e Ubuntu. La "Nuvola Italiana" viene resa disponibile da Telecom Italia, che ha anche dato vita a un laboratorio specifico dedicato alla scuola. Anche la associazione Dschola mette a disposizione servizi di web hosting per tutte le scuole oltre a fare costante attivita' divulgativa. La societa' CapGemini ha appena realizzato un importante progetto a Brindisi, presso ITC Majorana, del quale ha dato comunicazione in settembre.

La pubblica amministrazione fornisce direttamente un numero sempre crescente di servizi, accessibili direttamente dal portale http://www.vivifacile.gov.it/ nel quale spicca il servizio scuola mia dedicato alla scuola. Interessante leggere la tesi di laurea Ovunque Scuola che realizza un portale web dedicato alla scuola con modalita' cloud computing.

Si tratta dunque di cominciare a prendere in mano tutti i processi della scuola sperimentando le applicazioni pratiche del cloud computing per includere genitori, docenti e studenti nei processi amministrativi di comunicazione e della definizione del materiale didattico.

mercoledì 10 novembre 2010

Kno il tablet educativo che rivoluziona il modo di imparare

Santa Clara-based Kno Inc. ha annunciato il Martedì dettagli sui prezzi per il suo prossimo tablet educativo. La compressa da 14.1 pollici singolo comincerà a $ 599, mentre il più grande, versione dual-screen sarà disponibile per $ 899.

Il singolo schermo Kno è disponibile in una versione da 16GB per $ 599, mentre il 32GB costa $ 699. L'opzione dual-screen, nel frattempo, al dettaglio di $ 899 per uno da 16GB e $ 999 per 32GB. La società è ora di accettare pre-ordini per i dispositivi, che sarà disponibile entro il 20 dicembre, secondo il sito Web Kno. Il Kno viene fornito con una garanzia di un anno e la politica di restituzione a 30 giorni.

Il Kno - abbreviazione di conoscenza - è un tablet touch-screen destinati ad essere utilizzati in sostituzione di libri di testo tradizionali. Può sostenere il materiale didattico, prendere appunti, accesso al Web, applicazioni educative, media digitali, la condivisione, e di più, ha detto la società.
Kno Inc. ha mostrato il primo tablet dual-screen a D8 a giugno. Nel mese di settembre, la società ha anche annunciato piani per una versione a schermo singolo.

"Kno gli straordinari benefici rappresentano solo una piccola frazione del costo complessivo del college, ma il suo impatto sulla studente carriera e l'energia che aggiunge l'esperienza, l'emozione di apprendimento, e l'ultimo grado-è drammatico", Osman Rashid, co-fondatore e chief executive di Kno, ha detto in una dichiarazione. "Anche meglio, quando si esegue il calcolo, si paga effettivamente per sé e salva ancora 1.300 dollari in costi di libro di testo digitale."

Libri per la tavoletta saranno venduti attraverso la libreria Kno, che sarà accessibile sul dispositivo. A partire da oggi, gli studenti possono anche sfogliare la libreria di kno.com / store / libri.

Kno ha detto che avrà "decine di migliaia" di libri di testo disponibili da editori come Cengage, McGraw Hill, e Pearson. La società ha recentemente aggiunto selezioni da Macmillan, Bedford, Freeman & Worth e Holtzbrinck così come BarCharts Publishing, Kaplan, Random House e un gran numero delle University Presses.

Kno detto che è stato beta testing la versione a singolo e doppio-schermo del tablet con gli studenti. "I miei libri sono diventati più interattivi e la possibilità di scrivere note a mano elettronico sulle pagine di libro si è cambiato il mio modo conservare le informazioni," Melissa Lin, un sophomore laureando in biologia all'Università di Berkeley, ha detto in una dichiarazione fornita da Kno.

http://kno.com/the-kno/get-yours

http://kno.com/books


All new educational tablet that revolutionizes how you learn…

The Kno gives you everything you need to read books, write notes, highlight passages, browse the web, research and study – in one portable package. And you'll save money (and your back!) with electronic textbooks.

Experience Hands-On Learning

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With an expansive Single or Dual touch screen and a pen stylus for a natural writing experience, the Kno will transform the way you learn.

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We Studied How You Study


giovedì 4 novembre 2010

seminari nazionali Dschola - ABCD


Dschola festeggia i 10 anni di attività e vi propone due seminari nazionali sul tema del futuro della scuola e del libro scolastico.
 
11 NOVEMBRE - DALL'E-BOOK ALLA LIMNuovi libri per una scuola digitale
AUDITORIUM ITI MAJORANA - GRUGLIASCO (TO) - 14.00/18.00
Per conoscere il futuro del libro digitale verranno presentati i prodotti più innovativi dedicati all'apprendimento: interfacce 3D, touchscreen, timeline, dizionari tascabili, libri configurabili dal docente, hypervideo e ambienti di apprendimento evoluti pensati appositamente per poter essere utilizzati in classe sull'hardware di nuova generazione come LIM, Tablet e Netbook. Diretta streaming su 
www.dschola.it
 
17 NOVEMBRE - FRA E-BOOK E MULTITOUCHLa scuola per i nativi digitali
ABCD - FIERA di GENOVA - SALA LIGURIA - 14.00/18.00
La visione Dschola sul futuro della scuola, il convegno sarà anche l’occasione per presentare esperienze e soluzioni che Dschola ha realizzato negli anni per favorire e sostenere l’introduzione delle ICT nella didattica,attraverso il racconto diretto dei suoi protagonisti.
 
DAL 17 AL 19 NOVEMBRE 2010 AD ABCDVi aspettiamo al nostro Stand al Padiglione B – primo piano, per illustrarvi i nostri progetti in modo più approfondito e provare alcune tecnologie innovative: la LIM di terza generazione, il Time Machine Visor e alcuni prototipi realizzati con Arduino.
 
 
Gli inviti sono rivolti agli esperti di didattica, agli autori, ai docenti e dirigenti scolastici, ai docenti coinvolti in Classi 2.0 e LIM, agli educatori, alle figure strumentali area TIC, alle figure di sistema ForTIC B e C, ai responsabili di laboratorio/rete delle scuole e alla pubblica amministrazione.
 
Si allegano i volantini ed i programmi degli eventi.
 

La responsabile dei prodotti Google

Google ha per prima realizzato un modello di business basato sulla pubblicita' che, contrariamente a come avviene per la televisione commerciale, non "interrompe" il flusso del pensiero di chi guarda, ma si rende disponibile passivamente, attendendo il consenso del cliente, che ha sempre il controllo. Il  primo prodotto di google e' il motore di ricerca, rapido ed esaustivo, grazie al sofisticato algoritmo copiato da una idea originale di un italiano che non ci ha mai fatto un soldo. Dalla classica home page bianca, google ha esteso i suoi servizi online di cloud computing (nuvola internet) gratuiti per tutti, notizie, email, documenti, calendario, agenda, gruppi, siti, blog, foto, video. Tutti questi servizi sono nati in sordina, a poco a poco, seguendo con attenzione le esigenze primarie dei clienti. Con la acquisizione di youtube,  entra pesantemente nel broadcasting multimediale, cominciando quel percorso che la portera' a collidere direttamente con giornali e televisioni di tutto il mondo. Dopo aver promosso la open handset alliance, un consorzio di produttori che sostiene lo sviluppo e supporto di Android, Google ha realizzato lo standard di fatto aperto per tutti i dispositivi mobili (cellulari, tablet, consolle) e in generale tutti i sistemi di controllo embedded o "imbarcati", come dicono i francesi, entro qualsiasi oggetto che abbia necessita' di gestione elettronica. La definizione della piattaforma GoogleTV che puo' essere inserita in qualunque televisore o dispositivo, che uscira' in anteprima per Natale sulle televisioni di Sony e nel dispositivo di Logitec, che tutti i costruttori stanno adottando, rendera' di fatto questo standard la base operativa anche delle televisioni future, che renderanno internet e la IPTV insieme a tutti i canali televisivi comunque trasmessi, incluso satellitare, digitale terrestre e via cavo, direttamente fruibili insieme e integrati in un unico dispositivo all'interno del salotto di casa. Il totem. Tablet android e googleTV porteranno internet nelle case di tutti, come dato di fatto, nel giro di pochi anni.

Ritengo dunque interessante che nelle scuole si sappia chi e' google, potendo vedere questo video in inglese direttamente su internet, realizzato da Digg, una azienda che consente di votare le notizie; in questo caso le domande da porre alla persona intervistata. Un intervistatore di Digg legge le domande che hanno ricevuto il maggior numero di voti, esattamente come la domanda e' stata formulata online.
Per vedere tutte le interviste pubblicate da digg, basta andare al link http://tv.digg.com/diggdialogg/

Marissa Mayer e' la matricola numero 20 di google, che ha diretto lo sviluppo dei piu' importanti prodotti dell'azienda e oggi ricopre la carica piu' importante dal punto di vista strategico, con la responsabilita' su tutti i prodotti e servizi di google. Ha recentemente ospitato il presidente Obama a casa sua e in questo video risponde apertamente a tutte le domande, anche quelle piu' imbarazzanti, senza alcuna reticenza, nella tradizione della trasparenza americana. Sarebbe bello che qualsiasi italiano si abituasse a comportarsi in questo modo. Speriamo che possa essere insegnato fin dalla scuola primaria. Ovviamente ci sono due grosse barriere da abbattere: il digital divide e il language divide, ma confido che sia chiaro a tutti perche' non possiamo permetterci di tagliare fuori i nostri figli dal resto del mondo.

mercoledì 3 novembre 2010

Utilizzare i Social Network nella didattica


Caterina Policaro
@catepol Potenza, Italy
Italian Multitasking Blogger and Teacher neverending present continuous.
http://www.catepol.net

recensione dal blog del maestro Roberto
Segnalo molto volentieri questa presentazione curata da Caterina Policaro in occasione della recente ultima edizione dello SMAU. Si parla di rapporto tra Social Networks e i nostri ragazzi, partendo dalla constatazione che il loro utilizzo si sta diffondendo rapidamente anche tra i bambini della scuola primaria.
Quando poi si prendono in esame i dati relativi all'utilizzo di queste piattaforme, ci si rende conto delle potenzialità in prospettiva didattica, considerato che la maggior parte delle risposte evidenziano un uso legato alla comunicazione con amici e alla condivisione di materiali.
Da qui l'esigenza per un insegnante, professionista dei linguaggi, di non trascurare un linguaggio così diffuso e vicino all'esperienza dei bambini e di verificare come integrare questi nuovi strumenti con le esigenze della didattica in un'ottica di stimolo e miglioramento.
Da qui Caterina muove per proporre strumenti didattici che, utilizzando la stessa architettura tecnologica dei vari Facebook  o Twitter, sono stati progettati per un utilizzo didattico e tra questi, propone Edmodo, che segnalai qualche tempo fa.

martedì 2 novembre 2010

Marco Marinucci - Rai International

Professional Activities

Google inc.: Strategic Partnerships, Content Acquisition

Mind the Bridge foundation: founder and executive director

Bambini e Nuovi Media: una ricerca di People


I bambini, i genitori e l'impatto della rivoluzione digitale

Il 72% dei genitori italiani fatica a gestire la relazione dei figli con i media, vecchi e nuovi, anche se ormai cellulari e internet vengono considerati dalla maggioranza delle persone un valido supporto per tenersi in contatto e facilitare l'apprendimento dei bambini. Una serie di interessanti dati emergono da una ricerca, presentata nei giorni scorsi a Milano e commissionata alla Società People da un innovativo gruppo di soggetti (Google, Vodafone e la Fondazione Ugo Bordoni), messi insieme da Terre des Hommes, organizzazione leader nella protezione dei diritti dell’infanzia
Due ragazzini davanti al computerIn occasione della consegna a Milano del Child Guardian Award - terza edizione del premio promosso da Terre des Hommes, dedicato alle imprese che tutelano l’immagine dei minori nella pubblicitàconiugando il rispetto dei diritti dell'infanziacon un linguaggio comunicativo efficace - è stata anche presentata un'interessante ricerca commissionata alla Società People, da un innovativo gruppo di soggetti (Google, Vodafone e la Fondazione Ugo Bordoni), messi insieme dalla stessa Terre des Hommes, organizzazione leader nella protezione dei diritti dell’infanzia.
Al centro di tale studio - denominato Bambini e Nuovi Media: una ricerca di People per Terre des Hommes - vi è stata per la prima volta non solo la relazione tra bambini, "nuovi" (Internet, cellulare, social network e videogiochi) e "vecchi" media (TV, giornali e radio), ma anche il sempre più complicato ruolo svolto dai genitori in questo rapporto spesso "caldissimo".

La rivoluzione digitale, infatti, abbracciata entusiasticamente dai bambini, mette a dura prova proprio i genitori, che non sempre hanno la consapevolezza o le competenze per supportare i figli a un uso responsabile dei media. La ricerca, dunque, delinea un quadro in cui solo una minoranza di genitori è consapevole dell'importanza di spendere tempo per accompagnare con competenza, regole e dialogo i figli nel mondo dei media che cambia, con nuovi linguaggi, nuove opportunità, ma anche nuove insidie, mentre a vari livelli la maggioranza rischia di lasciarli soli, abdicando al proprio ruolo di genitori, con il rischio di rendere più conflittuale il rapporto in famiglia.
E così - pur spaesati e incerti di fronte a un contesto che faticano a comprendere e regolare - gran parte dei genitori italiani non dimostra molta voglia di aggiornarsi, demandando spesso alla scuola l'educazione ai media.

Alcuni dati emersi dallo studio. Solo il 18% dei genitori - quelli che la ricerca definisce Esperti - sembrerebbero non solo conoscere le nuove tecnologie, ma anche essere disposti a svolgere fino in fondo il loro ruolo, dosando regole chiare e semplici con il dialogo e la capacità di affiancarsi ai figli. La parte restante del campione, invece, oscilla tra ansia, compiacimento spesso immotivato e un imprudente permissivismo. I più numerosi sono i cosiddetti Ansiosi (ben il 35% degli intervistati), che coscienti di essere impreparati davanti alla continua evoluzione tecnologica, si rifugiano in divieti che non solo non sanno argomentare, ma che a volte finiscono per non saper imporre.
Dai divieti non spiegati al compiacimento, il passo, in termini statistici, è breve. Infatti, il 26% dei genitori italiani, iCompiaciuti, si dimostrano orgogliosi del fatto che i figli sappiano utilizzare bene i nuovi media e considerano l’esposizione massiccia agli stimoli dei diversi apparecchi elettronici semplicemente come segno di intelligenza e autonomia. Perciò non sembrano intenzionati a mettere freni alla "dieta mediatica" dei figli. Chiudono la classifica iPermissivi, il 21% del campione, che finiscono per lasciare ai media il compito di bàlia.

«Occorre intervenire al più presto - dichiara Raffaele Salinari, presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes - ricordando ai genitori che proteggere i bambini significa saper dosare regole e dialogo, limiti e capacità di accompagnarli verso una maggiore autonomia. Un ruolo importante lo deve svolgere la scuola, ma sono i media stessi che possono e devono avere un ruolo decisivo nell'accompagnare i genitori alla riconquista della funzione perduta di educatori».
Impossibile? Forse no, visto che proprio grazie al contributo dei media e della scuola sembra essere stata vinta la battaglia della sicurezza online, che vede genitori e figli sempre più consapevoli dei rischi di adescamento,cyberbullismo e pedofilia. «I grandi sforzi che le aziende più responsabili stanno facendo per assicurare il livello più elevato di sicurezza ai minori che usano i new media - annota ancora Salinari - sono ben rappresentati dal pool che si è raccolto attorno alla ricerca di People e Terre des Hommes, mostrando grande sensibilità e capacità di visione a lungo termine». (Barbara Erba) 
Una sintesi della ricerca Bambini e Nuovi Media è disponibile cliccando qui. Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Terre des Hommes Italia, tel. 02 28970418, ufficiostampa@tdhitaly.org.