domenica 14 ottobre 2012

Prima classe social digitale a Palermo


Tablet al posto di libri e quaderni
nella classe digitale lo studio è leggero

Progetto sperimentale al Vittorio Emanuele, primo liceo classico in Italia che studia solo con strumenti digitali: lavagne interattive, tablet e telefonini. Entusiasti i ragazzi: "Siamo più attenti". Rivoluzione per i compiti a casa: si fanno con l'aiuto del prof online

di CLAUDIA BRUNETTO
 
PALERMO - A scuola senza libri e quaderni. Adesso per imparare l'italiano, il latino e il greco basta un tablet e una lavagna multimediale interattiva. Al liceo classico Vittorio Emanuele II di via Simone di Bologna, accanto alla cattedrale, nasce la classe dei "nativi digitali". Ventisette studenti che almeno per un biennio, ma risorse permettendo anche fino al diploma, studieranno i classici latini e greci nel segno della multimedialità. Così lo storico liceo classico della città, grazie a un progetto voluto dal provveditorato e costato intorno ai 50mila euro, è la prima scuola in Sicilia e il primo classico in Italia a coniugare la didattica con le nuove tecnologie che i ragazzi hanno a portata di mano ogni giorno a cominciare dai telefonini e dai computer.

GUARDA / A lezione nella classe digitale

"Nella nostra scuola  -  dice Luigi Affronti, dirigente del Vittorio Emanuele  -  stiamo molto attenti alle nuove strategie didattiche e a riorganizzare l'insegnamento in base ai nuovi modelli di apprendimento. Questa classe ne è la prova, e speriamo che sia soltanto l'inizio".
Gli studenti arrivano in aula con uno zaino leggerissimo, non devono più alzarsi per andare alla lavagna e per correggere i compiti basta un clic. Anche per le versioni 
di greco e latino la tecnologia è d'aiuto. Il professore scarica un file, condiviso in pochi secondi da tutti gli studenti grazie ai tablet, e parte la traduzione. Con la possibilità di evidenziare parti del testo e di fare il taglia e incolla tutte le volte che serve.

Per la letteratura, invece, può essere interessante vedere un filmato di Youtube sulla vita di Giacomo Leopardi o di Ugo Foscolo e poi commentarlo tutti insieme con il professore. O ancora il testo di una poesia preso da Internet, grazie alla lavagna multimediale può essere visionato da tutti i ragazzi con i tablet.

Rivoluzione anche per i compiti a casa. Gli studenti potranno chiedere aiuto al professore, se disponibile, in qualsiasi momento durante lo svolgimento delle prove da fare a casa. E se qualcuno si ammala, non dovrà più telefonare al compagno di banco per sapere quali argomenti sono stati affrontati quel giorno, perché l'insegnante potrà subito inviare la lezione in formato digitale. Anche i testi di storia, italiano, geografia e di tutte le altre materie sono disponibili in formato digitale per il tablet.

La classe è appena partita e bisogna ancora rodare alcuni meccanismi. Ma professori e studenti sono entusiasti. Al loro fianco, almeno per i primi tempi c'è il consulente tecnico della scuola Santo Gagliano.   "Non è stato facile  -  dice Antonio De Caro, insegnante di italiano e greco  -  affrontare la formazione per insegnare in questa classe. Ma conta molto l'aiuto fra i colleghi e soprattutto come le tecnologie insegnano, sperimentare giorno per giorno e risolvere i problemi che sorgono. Questa esperienza prova come le nuove tecnologie aiutino anche le materie letterarie e umanistiche".

Stessa formazione per Caterina Ferro che insegna, invece, storia e latino. "Riusciamo  -  dice  -  a visionare nel nostro tablet tutti quelli dei ragazzi e a controllare esattamente quello che fanno in ogni momento. Anche correggere i compiti in questo modo è molto più semplice". Docenti formati ad hoc, dunque, e alunni sorteggiati da un elenco di persone che avevano presentato la domanda. "È  -  dice Federica D'Aleo, una delle native digitali  -  un modo di studiare diverso, più bello e interessante. Da parte nostra c'è sicuramente una maggiore attenzione".
Per Sofia Siviglia è "una cosa nuova" di cui andare fieri: "Abbiamo  -  dice la Siviglia  -  iPhone e iPad, ma lo usiamo soltanto per lo svago, adesso abbiamo scoperto che possono essere utili per molte altre cose, per imparare".  Nessuno sembra avere nostalgia dei vecchi libri. "Il progresso  -  dice Mauro Pagano, studente della classe digitale  -  non è un male. Il tablet può essere molto più utile e divertente di un libro".
 
(13 ottobre 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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