Adiconsum fotografa la scuola italiana. Dall’indagine condotta su 1.570 studenti, 523 genitori e 299 insegnanti emerge che le aule informatiche sono attrezzate, ma i Pc non vengono usati o sono sotto-utiliuzzati. I computer predono la polvere, anche se il 94% dei docenti ha familiarità con il Pc e il il 97% degli studenti possiedono un computer a casa (usato per lo più per intrattenimento, dalla musica alla messaggistica fino agli immancabili social network).
Il 73,5% delle scuole non è in Digital Divide: ha un’aula di informatica, e nel 66% dei casi dispone di una connessione a Internet. Quello che grava ancora una volta è il “Cultural Divide“.
In questa “povera” scuola, dove i genitori comprano di tutto per “andare avanti”, dalla carta igienica allo scottex, dai pennarelli ai libri per rifornire le biblioteche, manca ancora: una cultura dell’IT. E pensare che i “nativi digitali” imparerebbero e seguirebbero la didattica con maggior coinvolgimento e interesse su lavagne digitali, schermi touchscreen e ipertesti multimediali.
anche gli insegnanti, pur essendo alfabetizzati all’uso del Pc e della telematica, non sanno come applicare queste tecnologie nella didattica. Il ministero, attraverso corsi di aggiornamento e tutor, dovrebbe aiutare i docenti nell’uso pratico dell’IT sui banchi si scuola.
La scuola italiana aspetta dunque percorsi strutturati e laboratori in classe, con nuove idee della didattica applicata alla tecnologia. Il Ministero ha elaborato due Piani: il Piano LIM, dove la LIM (la Lavagna Interattiva Multimediale) funge un po’ da mediatore culturale e il Piano Cl@ssi 2.0 che partirà a ottobre e che vuole velocizzare l’applicazione di questi nuovi strumenti”.
Del resto dall’indagine “Scuola 2.0: insegnanti e nuove tecnologie” (dicembre 2009) condotta da SMART Technologies presso scuole primarie e secondarie di primo grado di tutta Italia, mostra docenti moderni e aggiornati sulle potenzialità delle nuove tecnologie e desiderosi di poterle utilizzare sempre di più in classe. Oltre il 50% indica la tecnologia come molto importante a supporto della preparazione delle lezioni.
Il 73% degli insegnanti ritiene vi sia un forte divario tra l’utilizzo delle tecnologie nella vita privata e nella scuola, tanto per gli studenti quanto per gli insegnanti. Inoltre il 49% ritiene che tale divario possa essere un motivo di disaffezione degli studenti nei confronti della scuola. L’89% pensa che un impiego capillare delle tecnologie nella scuola potrebbe contribuire a ridurre le assenze.
http://www.itespresso.it/adiconsum-a-scuola-i-computer-prendono-la-polvere-47792.html
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