giovedì 9 settembre 2010

scuola 2.0 e la scuola online

Cosa si intende per web 2.0 e che significa parlare di scuola 2.0 quando il ministero sta arrancando centellinando progettini piccolini, come la LIM e Classi 2.0? Il salto quantico dal web 1.0 a 2.0 sta nella creazione dei contenuti e comunicazione: nel web 2.0 le piattaforme disponibili consentono a tutti di comunicare e creare contenuti che vengono letti, discussi e confrontati con tutti, in un processo creativo e comunicativo che non ha piu' confini.

Quando parlo di SCUOLA 2.0 mi riferisco a due aspetti distinti:
1) tecnologia a sostegno della didattica, per passare dal libro di testo e le schede didattiche cartacee (costose e poco rispettose dell'ambiente) a una forma elettronica (immateriale) che ha il vantaggio di poter coniugare la parola scritta alla musica, al parlato registrato e alla comunicazione visiva, per creare una nuova forma comunicativa, molto piu' empatica ed emozionale, che dunque facilita il processo di percezione, comprensione e assimilazione-memorizzazione, che come sappiamo e' associato alla componente emozionale del messaggio.
2) tecnologia a sostegno dei processi di comunicazione tra tutti gli attori del sistema scuola, studenti-docenti-genitori, nello svolgimento dei diversi processi di lavoro scolastico: dalle comunicazioni sul diario o via lettera tra scuola e genitori, alle comunicazioni tra docenti, alla realizzazione di materiale scolastico, alla definizione e conduzione di gruppi di lavoro; senza piu' barriere murarie, questi processi valicano il perimetro scolastico e permeano la societa' digitale, aggregando scuole e case, nella comunita' di apprendimento continuo.

Sono convinto che mettere la scuola online, per avvantaggiarsi del SAAS (Software come servizio, non installato sui computer, ma disponibile in rete immediatamente) che oltre ad essere spesso non oneroso (tutti i servizi di google) consente anche la CONDIVISIONE che e' il fondamento dell'istruzione.

Non avrebbe senso per la comunita' scolastica non condividere e confrontare le proprie esperienze didattiche e il proprio materiale didattico con il resto del mondo, perche la comunita' scolastica e' peer-to-peer e si fonda sul confronto da quando esiste la scuola, fin dai tempi piu' remoti. La scuola pubblica, deve essere concepita come il processo di aggregazione e confronto del sapere e della metodologia didattica che non potra' evolvere se non sperimentando direttamente e confrontando le esperienze e i risultati di tutti. Mettere la scuola online realizza una trasparenza e condivisione del sapere (come gia' avviene nelle universita') che sta alla base del servizio pubblico di eccellenza. La comunicazione e il confronto tra docenti fisicamente distribuiti su tutto il territorio nazionale potra' consentire la crescita dell'eccellenza nazionale con una fortissima spinta aggregativa e di traino per l'intera comunita' scolastica, soltanto se TUTTA la scuola italiana sara' messa in rete nel piu' breve tempo possibile.

Un processo dirompente che partira' dal basso, grazie al fatto che tutti gli studenti sono ormai nativi digitali e (eliminando i nintendo) i genitori faranno presto a gara nel fornire tutti i pargoli di tablet online h24 entro tre anni. Questo natale sta per arrivare nei negozi la televisione IP di Google e di Apple, mentre iPad ha gia' trascinato tutte le testate giornalistiche in versione online. Molti dispositivi chimere tra netbook, tablet e telefonini saranno disponibili nella fascia di prezzo dei 200-400 euro, paragonabili al prezzo dei libri per un solo anno scolastico. Dunque entro pochissimo tempo TUTTI gli studenti avranno il loro tablet disponibile. Saranno loro la forza che premera' dal basso per la didattica digitale, che loro stesso vorranno contribuire a creare, fornendo ai docenti la dinamica esperienziale che manca: studenti e docenti insieme collaboreranno alla realizzazione del nuovo materiale didattico della scuola in un processo di apprendimento reciproco e di consolidamento del sapere che fara' da traino alla nuova scuola 2.0.

Per consentire questa rivoluzione culturale, che avra' l'impatto del libro di Gutemberg ma fortemente accellerato. Passare dal telegrafo al telex, dal telex al fax, dalla radio alla televisione, dal fax all'email, dal telefono al cellulare, dalla televisione al web, dal cellulare al "touch-netbook-tablet-online-mobile" ovvero il sincretismo tra ipod, telecamera, cellulare, netbook, touchscreeen e' un processo di adozione che iterativamente accelera ad ogni nuova tecnologia della comunicazione. Inoltre la convergenza televisione-computer-cellulare su IP ha il dirompente effetto di mettere tutti in competizione: sony, nokia, dell sono tutti sulla stessa barca.

Vedo l'effetto dirompente dei nuovi dispositivi nella rivoluzione 2.0 della scuola, un processo che ha gia' avuto inizio con la diffusione del iPhone e dell'iPad. Non parliamo piu' di computer, non roba da geeks, ma della nuova televisione-cellulare: nessuno potra' farne a meno per non essere tagliati fuori.

Dunque la scuola come passo fondamentale deve andare online, per fornire wifi con accesso a internet e ai servizi e piattaforme online. Fibra ottica che arriva a scuola e cablaggi in fibre di plastica con punti di accesso wifi cablati POF. Sono secondari i dispositivi per gli studenti: costano meno dei libri di testo.

Fondamentale sara' invece definire i processi di creazione del materiale didattico, la "digitalizzazione" del materiale esistente in cartaceo, la selezione e miglioramento continuo della banca dati didattica di ogni singola scuola, realizzata dall'intero corpo docente che finalmente potra' partecipare attivamente o collaborando all'intero processo creativo della cultura 2.0.

Questa rivoluzione dei processi potra' essere facilitata dalle piattaforme SAAS esistenti, come google docs, youtube e facebook per partire. Ciascuno studente, ciascun docente e ciascun genitore potra' avere un indirizzo email e imparare a usarlo al posto degli sms - anche perche' il tutto ha costo zero. Senza troppa tecnologia, la formazione a distanza gia' oggi e' possibile con skype, un microfono, due altoparlanti e un proiettore. Anche il bambino in ospedale potra' stare in classe insieme agli altri, proiettato sulla lavagna col suo avatar.

Vorrei allora dare credito ai pionieri, che hanno realizzato la associazione Dschola e sperimentato il progetto piemontese "un computer per ogni studente" dal quale hanno preso ispirazione i progetti ministeriali LIM e classi 2.0.
Nella loro visione delle cose, essere online e condividere e' un punto imprescindibile, per realizzare quella trasmissione della competenza e dell'esperienza che valichi ogni confine. Ovviamente sono tutti in rete.

BLOG: Dario Zucchini - Paola Limone - Eleonora Panto'

Blog - unpcperognistudente


Intervista audio via skype, genesi ed esperienza del progetto:
Paola Limone - Responsabile del progetto "Un pc per ogni studente"
La classe del futuro, con un computer sopra ogni banco, che i ragazzi possono utilizzare sia a scuola che a casa. Un’idea che è diventata realtà in alcune scuole piemontesi e il cui modello è stato replicato in dieci nuove scuole in Abruzzo, dove molti istituti sono stati attrezzati con tecnoclassi e pc portatili. Ci spiega tutto Paola Limone, insegnante di scuola primaria presso il 1° Circolo di Rivoli (TO), da anni impegnata nell’innovazione in campo didattico e una delle responsabili del progetto Un pc per ogni studente.
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di Dario Zucchini 3/4/2007 ITI Ettore Majorana

Scheda tecnica di XO una scheda tecnica per il laptop di Negroponte
Dario Zucchini, docente esperto di innovazione tecnologica e didattica dell’ ITI Majorana di Grugliasco

teachertube.com - Il_pc_nello_zainetto - video 

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II sessione Il computer nello zaino. Il progetto Jumpc
Mariano Turigliatto, Consigliere Regionale, ideatore progetto; Antonietta Di Martino, dirigente scolastico I Circolo Rivoli; Francesco La Rosa, dirigente scolastico ITIS Majorana di Grugliasco; Paola Limone, docente referente progetto - I Circolo di Rivoli; Dario Zucchini, docente ITIS Majorana, ideatore/referente progetto; Dario Corradino, giornalista La Stampa, Marco Griffa, direttore amministrativo Loescher Editore
modera Maria Paola Minetti, docente – USR Piemonte



Un computer per ogni studente di P. Limone, D. Zucchini e E. Pantò
in La Tecnica della Scuola n. 21, 25 giugno 2009
Dopo la positiva sperimentazione in Lazio, Piemonte e Sicilia, i ministri dell’innovazione e dell’istruzione intendono estendere la sperimentazione del computer in classe a «centinaia di migliaia di bambini», dalle elementari alle superiori.


L'ITI Majorana di Grugliasco vince per la seconda volta la Future CUP
Future Cup, il business game per studenti delle superiori organizzato dalla Scuola di amministrazione aziendale. La squadra che ha ottenuto il punteggio più alto è quella dei ragazzi dell'Itis Majorana di Grugliasco, che hanno superato i colleghi dello scientifico Galileo Ferraris e quelli dell'Istituto Sociale di Torino. ciascuna squadra di studenti delle scuole medie superiori ha l’obiettivo di realizzare per l’Azienda Cliente un piano di comunicazione multimediale integrato. Nelle scorse settimane gli studenti sono stati abbinati a un' azienda "cliente", per la quale hanno stilato un piano di comunicazione guidati da uno studente della Saa che faceva loro da tutor. Un modo per orientare i ragazzi mettendoli a diretto contatto con il mondo del lavoro.

Serve ancora il libro di testo?

Appuntamenti : Serve ancora il libro di testo?
Inviato da panto il 24/8/2010 12:10:17 (333 letture) Il workshop Schoolbookfest si svolgera' a Fosdinovo nell'ambito della Ebookfest, .
All'evento ci sarà la presenza de "La scuola che funziona" la vivace community di insegnanti italiani avviata un anno fa da Gianni Marconato, che proprio in questi giorni ha avviato una discussione sul senso dei libri di testo nella scuola.
Un giro sul forum "Serve ancora il libro di testo" è caldamente consigliato a tutti.


http://www.mondodigitale.org/

Per accedere alla larga banda, meglio partecipare al WI-PIE
http://www.wi-pie.org/cms/cose-wi-pie/piattaforma.html
http://www.wi-pie.org/cms/
http://wipie.csp.it/novara/

Se vuoi un sito della scuola innovativo e cooperativo, se ti manca una intranet per gestire le comunicazioni interne ed i documenti, se vorresti dare spazio agli studenti ed alla loro creatività sul web ma non sai proprio come fare...forse hai trovato il sito giusto!
Grazie alla Fondazione CRT ed al progetto ICT2, le scuole piemontesi e della Valle d’Aosta possono usufruire di una piattaforma web cooperativa completa, versatile, facile da usare e completamente gratuita! http://share.dschola.it/


La rivoluzione Multi Touch
La prossima generazione di LIM, Tablet e Palmari è già tra noi
scopriamone i segreti e le potenzialità.


Giovedì 29 aprile 2010
Auditorium ITI Ettore Majorana
Via cantore,119 - Grugliasco (TO)
Il seminario è organizzato dall'Istituto Tecnico Industriale Ettore Majorana di Grugliasco, dal CSP innovazione nelle ICT, dall'Associazione Dschola con il patrocinio del Comune di Grugliasco e la partecipazione di Apple, Hitachi, Microsoft, Asus, Smart, Toshiba, Genesi, Rekordata, Satnet, Synergie e ToDo.

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